venerdì 6 maggio 2016

Il metodo del non fare, l'agricoltura sinergica

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Se mi avessero chiesto cosa si intende per agricoltura sinergica devo ammettere che non avrei saputo rispondere. Ne ho sentito parlare spesso ma non avevo le idee chiare al proposito. Spinta dalla curiosità e dalla voglia di imparare ho cercato di informarmi.
Tanto per cominciare ho consultato Wikipedia : 

"In quest'agricoltura si strutturano gli spazi di produzione in modo da mantenere il suolo in uno stato normale, ovvero selvaggio, e viene stabilita con esso una relazione di cooperazione e rispetto profondo, avendo coscienza che si tratta di un organismo vivente. Per produrre in modo redditizio sfruttando l'autofertilità del suolo è necessario organizzare l'orto tenendo in considerazione un maggior numero di parametri rispetto ad altri sistemi di coltivazione biologica.
Il metodo del “non fare” non è completa inattività, ma mira a evitare azioni inutili, come ad esempio arare la terra per poi dover compensare aggiungendo compost.
Per praticare quest'agricoltura è necessario provare prima di tutto un'empatia molto forte con l'organismo terra/suolo e rendersi conto della straordinaria complessità delle interrelazioni tra le specie di microrganismi presenti in un suolo selvaggio."

Tutto è iniziato con Masanobu Fukuoka, microbiologo giapponese che negli anni 40 mise in dubbio i principi della scienza dell'agricoltura. Lasciò il suo posto di ricercatore e si dedicò allo sviluppo di un sistema di agricoltura naturale. L'obbiettivo era minimizzare il più possibile gli interventi dell'uomo il quale si deve limitare ad accompagnare un processo largamente gestito dalla natura. Fukuoka chiamò il suo metodo "agricoltura del non fare". Tale metodo non comprende aratura, fertilizzanti, pesticidi, diserbanti, potature e richiede veramente poco lavoro. Si riescono ad ottenere alte rese con un attento tempismo nelle semine ed un'accurata combinazione di piante.
Il seguente video chiarisce benissimo il metodo Fukuoka


In Giappone questo metodo ha prodotto rendite per ettaro simili a quelle ottenute con tecniche che si avvalgono della chimica. 
Si cercò di adattare il metodo Fukuoka alle condizioni europee. Emilia Hazelip, agricoltrice spagnola, tra gli altri, rimase entusiasta dei principi elencati da Fukuoka e provò ad applicarli al clima mediterraneo. Il risultato è stata l'agricoltura sinergica.
Le quattro regole dell'agricoltura sinergica sono

  • mantenere la terra senza disturbarla nè compattarla
  • utilizzare la naturale autofertilità del suolo
  • aggiungere l'orizzonte umifero al profilo della terra da coltivare (tramite le pacciamature)
  • stabilire una collaborazione con organismi simbiotici nella rizosfera (ossia il suolo intorno alle radici delle piante)
Molto di più potete trovare cliccando QUI oppure guardando questo video


Appare evidente che l'agricoltura sinergica è molto diversa da quella tradizionale e anche da quella biologica e mette al centro il suolo come fosse un organismo vivente con le proprie complesse interazioni tra le specie di microrganismi presenti che vanno preservati per la buona salute del terreno. Si parte dal presupposto che il suolo non vada sfruttato ma vada arricchito con la biomassa degli scarti vegetali. Si usano le consociazioni cioè si mettono vicine piante che si aiutano a vicenda. Una vera filosofia di coltivazione.


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lunedì 2 maggio 2016

Frutta e verdura di maggio

http://www.viversano.net/alimentazione/dieta-e-salute/mangiare-di-stagione-a-maggio/
Con maggio i banchi della frutta e della verdura si tingono di colori accesi : il rosso delle fragole e delle prime ciliege, l'arancio delle ultime arance e delle prime albicocche, il verde tenero dei piselli e quello più deciso degli asparagi. Compaiono le patate novelle con la buccia così tenera che non c'è bisogno di sbucciare. Questo non è che un assaggio, guardiamo cosa possiamo comprare

Frutta                                  Verdura
albicocche                           asparagi
arance                                  bietole
ciliege                                  carciofi
fragole                                 cardo
kiwi                                      carote
mele                                     cavolfiore
nespole                                cavoli
                                             cicoria
                                             cipolle
                                             fagiolini
                                             fave
                                             finocchio
                                             insalata
                                             patate
                                             piselli
                                             pomodori
                                             radicchio
                                             ravanelli
                                             rucola
                                             sedano
                                             spinaci
                                             zucchine


Come si vede, la scelta si è fatta molto vasta e non resta che scatenare la fantasia per preparare ottimi piatti nel rispetto dei tempi naturali.
Rimango sul classico con questa ricetta

Patate novelle al forno
Per 4 persone : 800 g di patate novelle, olio extravergine d'oliva, sale, aglio, rosmarino e salvia.


Sciacquare accuratamente le patate sotto l'acqua corrente senza sbucciarle. Asciugarle con un panno, tagliarle a pezzi piuttosto grandi, metterle in una teglia da forno e condire con olio, sale, salvia, rosmarino e aglio.Cuocere in forno a 180 gradi per circa 1 ora ( i tempi variano da forno a forno). 

http://static.salepepe.it/files/2014/10/patate-al-forno1-986x400.jpg