mercoledì 23 novembre 2016

Frutta e verdura di Novembre



Con Novembre entriamo nel cuore dell'autunno con tutti i suoi colori, i suoi odori, i suoi sapori che stimolano la vista, l'olfatto e il gusto e fanno proprio venir voglia di cucinare piatti gustosi e nutrienti. Infatti per adattarsi al freddo l'organismo ha bisogno di un supplemento energetico ma teniamo conto che il riscaldamento e la vita sedentaria, in ambienti chiusi, rendono questa esigenza relativamente modesta a meno che non si pratichi un'intensa attività fisica all'aria aperta.
Guardiamo adesso cosa ci offre la natura ricordandoci l'importanza di scegliere le produzioni locali.  Frutta e verdura di stagione, prodotte nelle vicinanze della zona in cui si vive, hanno subito gli stessi influssi ambientali a cui noi siamo sottoposti in quel momento (clima, sole,...) e sono, quindi, le più vicine al nostro corpo e le più adatte a mantenerne l'equilibrio.

FRUTTA  
Arance, cachi, castagne, cedri, clementine, kiwi, limoni, mandaranci, mandarini, mela cotogna, mela, melagrana, pera

VERDURA  
Bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavoli, cicoria, finocchio, insalate, porri, radicchio, rape, sedano, spinaci, zucche.



Chiudo con una ricettina sfiziosa l'orzotto al porro verde e zucca su letto di crema di ceci che abbina il sapore e il colore della zucca alle proprietà nutritive dei ceci. Per la ricetta clicca QUI.

lunedì 24 ottobre 2016

Frutta e verdura di Ottobre



Adoro ottobre e adoro l'autunno! Le giornate che si accorciano e si fanno più fresche invitano a lunghe passeggiate, a rientrare prima a casa, a leggere davanti al camino acceso e a cucinare ricette più elaborate. L'autunno è una stagione intimista da condividere con le persone a cui vuoi bene. Dell'autunno mi piace tutto, le atmosfere, i colori, i tramonti e, naturalmente tutta la bella frutta e verdura che ci offre a cominciare dalla regina di stagione, la zucca.





Verdura ed ortaggi 
Aglio, bietola, broccoli, broccolo romanesco, carciofi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicoria, cime di rapa, cipolle, fagioli, finocchi, frutta in guscio, funghi, indivia, lattuga, legumi secchi, melanzane, patate, pomodori, porri, rape, ravanelli, rucola, scalogno, sedano, sedano rapa, spinaci, tartufo bianco e nero, topinambur, valerianella, zucche, zucchine.

Frutta 
Arance, cachi, castagne, fichi, fichi d’India, kiwi, limoni, mandarini, melagrana, mele, meloni, pere, uva.

Aromi
Basilico, drangoncello, salvia, maggiorana, peperoncino prezzemolo, rosmarino.






Chiudiamo con una ricetta superclassica, il risotto con la zuccaQUI trovate la ricetta in versione vegan. Potete aggiungere sapore usando del riso integrale e spolverizzando, prima di servire, con della granella di mandorle. Buon appetito!













martedì 14 giugno 2016

Piante erbacee spontanee commestibili di Giugno

Oggi mi è capitato di leggere un bel post sulle erbe spontanee commestibili che si possono raccogliere a giugno. L'argomento mi ha affascinato. Non solo verdura di stagione ma anche spontanea, il meglio del meglio.
Siete pronti ad entrare nel supermercato più etico e naturale d'Italia? (cito l'articolo). Il post raccomanda di essere più che sicuri di quello che si raccoglie perchè si può rischiare molto.
Per leggere l'articolo cliccare QUI
Ecco alcune delle spontanee che si possono raccogliere scegliendo zone lontane da strade trafficate, aree industriali e zone coltivate per evitare contaminazioni con inquinanti.


Dragoncello
Erba di San Pietro o erba amara

Borraggine
Malva
Ortica bianca




domenica 12 giugno 2016

Frutta e verdura di giugno



A giugno i banchi della frutta e della verdura esplodono di colori e di profumi e la scelta si fa sempre più vasta. Ecco cosa possiamo acquistare nel rispetto dei cicli stagionali

Verdura e ortaggi : 
Aglio, asparagi, bietola, carote, cavolfiori, broccoli, cavolo cappuccio, carciofi, cetrioli, cicoria, cime di rapa, cipolle, fagiolini, fave, finocchi, frutta in guscio, funghi, indivia, lattuga, legumi secchi, melanzane, patate, patate novelle, peperoni, piselli, pomodori, porri, rape, ravanelli, rucola, scalogno, sedano, spinaci, taccole, valerianella, zucchine.

Frutta
Albicocche, amarene, anguria, ciliegie, fichi, fragole, frutti di bosco, limoni, mele, nespole, pere, pesche, prugne, susine.

Aromi :
Basilico, cedronella, maggiorana, menta, prezzemolo, timo, valeriana, zafferano

Indubbiamente la regina della frutta è, ancora, la ciliegia. Linko una bella ricettina che ho preparato tante volte, buona, sana e etica, la panna cotta vegana alle ciliegie. Per leggere la ricetta basta cliccare QUI


http://www.vegolosi.it/ricette/panna-cotta-vegana-alle-ciliegie/

Una volta finita la stagione delle ciliege si può preparare la panna cotta biancacioè senza aggiunta di frutta nell'impasto, accompagnata con una salsa di frutta di stagione (pesche in estate oppure arance in inverno).

giovedì 2 giugno 2016

Il piacere di fare l'orto

In giardino abbiamo realizzato un piccolo orto: 20 piante di pomodori, una melanzana, del sedano e quattro piante di zucchine.
Le piante di pomodori stanno crescendo rapidamente, alcune hanno già i pomodori naturalmente ancora verdi.


Sono ciliegini, pachino, piccadilly e salentini, tutte qualità già sperimentate, molto resistenti ai parassiti e molto produttive. Gli anni precedenti abbiamo raccolto pomodori fino ad ottobre inoltrato. 
Tra le piante di zucchine alcune hanno avuto qualche problema di adattamento al terreno che, in realtà, è argilloso e sassoso, non proprio ideale per l'orto. Ma è quello che abbiamo a disposizione.


Una pianta in particolare ha subito l'assalto di chiocciole e lumache che ne hanno mangiato le tenere foglie apicali rallentandone la crescita. Questo nonostante l'uso di trappole alla birra : è sufficiente interrare un piccolo barattolo (basta anche tagliare la base di una bottiglietta d'acqua da mezzo litro) in prossimità della pianta e riempire di birra. La birra attira fatalmente chiocciole e lumache che, ahimè, cadono dentro e muoiono. Ma le zucchine sono salve. In alternativa si possono piantare delle piante di tagetes che attirano le chiocciole e le distraggono dalle zucchine.
tagetes
Una pianta è  esplosa da subito in grandezza e in produzione di zucchine nonostante le chiocciole e il tempo pazzerello. Veramente una gioia.
Abbiamo già raccolto più volte le zucchine, verdura che ci piace molto e che trovo molto versatile in cucina adatta a zuppe, minestroni, condimento per pasta e riso, contorni e per un ottimo polpettone che preparo molto spesso durante l'estate. La ricetta è più facile a fare che a scrivere 

Polpettone di zucchine e patate
  • 600 g di zucchine
  • 300 g di patate
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 uovo (omettere nella versione vegan)
  • parmigiano grattato oppure, per la versione vegan, lievito alimentare in scaglie
  • erbe aromatiche (prezzemolo, basilico, erba cipollina, origano,...)
  • pangrattato
  • 1/2 cucchiaino di curcuma in polvere
  • sale q.b.
Lessare al vapore le patate pelate e tagliate in pezzi e ridurle in purea.
Soffriggere cipolla e aglio, aggiungere le zucchine lavate e tagliate a piccoli pezzi, salare e profumare con le erbe aromatiche. Lasciar cuocere a fuoco medio-basso per 10 - 15 minuti mescolando spesso. Le zucchine devono rimanere croccanti. Mescolare le zucchine con la purea di patate, aggiungere l'uovo (non necessario per la versione vegan), parmigiano oppure il lievito, la curcuma, aggiustare di sale e mescolare bene. Aggiungere il pangrattato in modo che l'impasto risulti morbido ma maneggevole. Tenere in frigo almeno 30 minuti. Rovesciare l'impasto su una teglia da forno leggermente unta e, con le mani, dare la forma a polpettone. Cospargere col pangrattato, versare olio a filo per permettere la formazione della crosticina durante la cottura e cuocere in forno a 200 gradi per 40 minuti. Lasciar raffreddare prima di servire tagliato a fette.
http://www.nonsprecare.it/wp-content/uploads/2015/02/ricetta-polpettone-verdure-2-640x472.jpg

venerdì 6 maggio 2016

Il metodo del non fare, l'agricoltura sinergica

http://media.lavorincasa.it/post/3/2206/data/ortinaturali1.jpg

Se mi avessero chiesto cosa si intende per agricoltura sinergica devo ammettere che non avrei saputo rispondere. Ne ho sentito parlare spesso ma non avevo le idee chiare al proposito. Spinta dalla curiosità e dalla voglia di imparare ho cercato di informarmi.
Tanto per cominciare ho consultato Wikipedia : 

"In quest'agricoltura si strutturano gli spazi di produzione in modo da mantenere il suolo in uno stato normale, ovvero selvaggio, e viene stabilita con esso una relazione di cooperazione e rispetto profondo, avendo coscienza che si tratta di un organismo vivente. Per produrre in modo redditizio sfruttando l'autofertilità del suolo è necessario organizzare l'orto tenendo in considerazione un maggior numero di parametri rispetto ad altri sistemi di coltivazione biologica.
Il metodo del “non fare” non è completa inattività, ma mira a evitare azioni inutili, come ad esempio arare la terra per poi dover compensare aggiungendo compost.
Per praticare quest'agricoltura è necessario provare prima di tutto un'empatia molto forte con l'organismo terra/suolo e rendersi conto della straordinaria complessità delle interrelazioni tra le specie di microrganismi presenti in un suolo selvaggio."

Tutto è iniziato con Masanobu Fukuoka, microbiologo giapponese che negli anni 40 mise in dubbio i principi della scienza dell'agricoltura. Lasciò il suo posto di ricercatore e si dedicò allo sviluppo di un sistema di agricoltura naturale. L'obbiettivo era minimizzare il più possibile gli interventi dell'uomo il quale si deve limitare ad accompagnare un processo largamente gestito dalla natura. Fukuoka chiamò il suo metodo "agricoltura del non fare". Tale metodo non comprende aratura, fertilizzanti, pesticidi, diserbanti, potature e richiede veramente poco lavoro. Si riescono ad ottenere alte rese con un attento tempismo nelle semine ed un'accurata combinazione di piante.
Il seguente video chiarisce benissimo il metodo Fukuoka


In Giappone questo metodo ha prodotto rendite per ettaro simili a quelle ottenute con tecniche che si avvalgono della chimica. 
Si cercò di adattare il metodo Fukuoka alle condizioni europee. Emilia Hazelip, agricoltrice spagnola, tra gli altri, rimase entusiasta dei principi elencati da Fukuoka e provò ad applicarli al clima mediterraneo. Il risultato è stata l'agricoltura sinergica.
Le quattro regole dell'agricoltura sinergica sono

  • mantenere la terra senza disturbarla nè compattarla
  • utilizzare la naturale autofertilità del suolo
  • aggiungere l'orizzonte umifero al profilo della terra da coltivare (tramite le pacciamature)
  • stabilire una collaborazione con organismi simbiotici nella rizosfera (ossia il suolo intorno alle radici delle piante)
Molto di più potete trovare cliccando QUI oppure guardando questo video


Appare evidente che l'agricoltura sinergica è molto diversa da quella tradizionale e anche da quella biologica e mette al centro il suolo come fosse un organismo vivente con le proprie complesse interazioni tra le specie di microrganismi presenti che vanno preservati per la buona salute del terreno. Si parte dal presupposto che il suolo non vada sfruttato ma vada arricchito con la biomassa degli scarti vegetali. Si usano le consociazioni cioè si mettono vicine piante che si aiutano a vicenda. Una vera filosofia di coltivazione.


http://ilprimoorto.altervista.org/wp-content/uploads/2016/03/i-fiori-utili-allorto.jpg




lunedì 2 maggio 2016

Frutta e verdura di maggio

http://www.viversano.net/alimentazione/dieta-e-salute/mangiare-di-stagione-a-maggio/
Con maggio i banchi della frutta e della verdura si tingono di colori accesi : il rosso delle fragole e delle prime ciliege, l'arancio delle ultime arance e delle prime albicocche, il verde tenero dei piselli e quello più deciso degli asparagi. Compaiono le patate novelle con la buccia così tenera che non c'è bisogno di sbucciare. Questo non è che un assaggio, guardiamo cosa possiamo comprare

Frutta                                  Verdura
albicocche                           asparagi
arance                                  bietole
ciliege                                  carciofi
fragole                                 cardo
kiwi                                      carote
mele                                     cavolfiore
nespole                                cavoli
                                             cicoria
                                             cipolle
                                             fagiolini
                                             fave
                                             finocchio
                                             insalata
                                             patate
                                             piselli
                                             pomodori
                                             radicchio
                                             ravanelli
                                             rucola
                                             sedano
                                             spinaci
                                             zucchine


Come si vede, la scelta si è fatta molto vasta e non resta che scatenare la fantasia per preparare ottimi piatti nel rispetto dei tempi naturali.
Rimango sul classico con questa ricetta

Patate novelle al forno
Per 4 persone : 800 g di patate novelle, olio extravergine d'oliva, sale, aglio, rosmarino e salvia.


Sciacquare accuratamente le patate sotto l'acqua corrente senza sbucciarle. Asciugarle con un panno, tagliarle a pezzi piuttosto grandi, metterle in una teglia da forno e condire con olio, sale, salvia, rosmarino e aglio.Cuocere in forno a 180 gradi per circa 1 ora ( i tempi variano da forno a forno). 

http://static.salepepe.it/files/2014/10/patate-al-forno1-986x400.jpg







giovedì 21 aprile 2016

Il kumquat e la marmellata

fonte:wikipedia

Il kumquat ( detto anche fortunella, mandarino cinese o kingen) è un albero che può raggiungere i 4,5 m di altezza con rami fitti e, qualche volta, piccole spine, foglie verde scuro intenso e fiori bianchi simili a quelli del limone. 


fonte:wikipedia
Il frutto sembra una miniatura ovale dell'arancia 


fonte:wikipedia
Non conoscevo quest'albero nè i suoi frutti, l'ho scoperto grazie a Marie Therese, la signora delle rose del post precedente. Il suo albero ha prodotto talmente tanti frutti che, ripetutamente, sono andata a raccoglierli.



Ho potuto preparare una marmellata buonissima rigorosamente bio e con l'aggiunta di poco zucchero di canna, ottima sul pane quando si ha voglia di qualcosa di dolce.




martedì 19 aprile 2016

Un anticipo di fioritura : le rose di Marie Therese

In questo blog spaziamo dalla cucina all'ecologia, dalle buone letture agli animali, dall'omeopatia all'alimentazione naturale. C'è posto per tutti gli argomenti che possono interessare questa piccola (grande) comunità formatasi attorno ai corsi di yoga/pilates tenuti da Arianna.
Questa volta ammiriamo gli splendidi fiori fotografati da Marie Therese nel suo giardino. 















Gerani tappezzanti







Naturalmente le foto delle rose non sono state scattate adesso ma l'anno scorso. Ci godiamo un anticipo di fioritura.
Voglio ringraziare Marie Therese per le foto e per aver condiviso con noi la sua passione per i bei fiori.





mercoledì 13 aprile 2016

Cucina organica a base di cereali, ortaggi e legumi riflettendo sull'insegnamento di Vandana Shiva


"Fino a quando esisterà la superstizione che le leggi ingiuste devono essere rispettate, esisterà anche la schiavitù". 

Questo è l'insegnamento gandhiano che Vandana Shiva, studiosa, attivista e ambientalista indiana, ha fatto proprio quando, nel 1987, ha fondato la sua associazione Navdanya. La sua battaglia contro l'invasività delle colture ogm e le multinazionali delle sementi, ormai sempre più favorite anche dalle legislazioni nazionali e sovranazionali, da allora non conosce tregua. Anche il metodo di lotta l'ha ereditato da Gandhi : è il Satayagraha che significa "forza della verità" e sta ad indicare la disobbedienza civile attraverso la pratica della non violenza portata avanti attraverso la ricerca, lo studio, la diffusione delle conoscenze e la sensibilizzazione verso la tematica degli ogm, tematica ancora così ambigua e sulla quale lo stesso mondo scientifico è tuttora diviso oltre che spesso contaminato dagli interessi politici ed economici in gioco.

"E' nostro dovere proteggere la diversità dei nostri semi e il diritto degli agricoltori a custodirli, riprodurli e scambiarli liberamente. I semi si moltiplicano e danno vita ad altri semi un ciclo dopo l'altro. - spiega Vandana Shiva - Per milioni di anni si sono evoluti liberamente dandoci la diversità e la ricchezza. Per migliaia di anni gli agricoltori li hanno fatti evolvere, in collaborazione tra loro e la natura. Biodiversità e diversità culturale si sono modellate influenzandosi reciprocamente." 

Partendo dall'esperienza rivoluzionaria di Vandana Shiva abbiamo discusso 
  • dell'importanza delle biodiversità come elemento chiave del funzionamento della Terra dove l'uomo è un elemento determinante di questo sistema ecologico
  • dei vari tipi di cereali e pseudoicereali e della loro importanza nell'alimentazione
  • del Kamut
  • del glutine e dei problemi legati al suo eccesso
Seguendo l'insegnamento  dei latini "mens sana in corpore sano" dopo aver stimolato la mente abbiamo gratificato il corpo con gli ottimi piatti preparati da Arianna. Chi fosse interessato alle ricette e ai temi discussi durante la serata può trovarli QUI

Per finire linko un'intervista a Vandana Shiva che spiega l'importanza della biodiversità dei semi in agricoltura (clicca QUI) e un documentario sull'esperienza di Navdania (clicca QUI)

http://www.greenstyle.it/wp-content/uploads/2013/05/cereali.jpg



lunedì 4 aprile 2016

Frutta e verdura di Aprile



Con aprile ci sentiamo ormai fuori dall'inverno, non solo perchè è iniziata metereologicamente la primavera ma anche perchè le temperature sono più alte e le giornate sono più lunghe e non solo grazie all'ora legale. 
Il mercato ci offre una maggior scelta di prodotti da portare sulle nostre tavole. Dei motivi per scegliere frutta e verdura di stagione ho già scritto, elenco di seguito i prodotti stagionali

VERDURA                                     FRUTTA

asparagi                             fragole           barbabietole                                 kiwi
cicoria                                              arance
fave                                                  limoni
broccoli                                            cedri
carciofi                                             mele
carote                                               pere 
cavolfiore                       
cavolo cappuccio
cavolo verza
cavolini di Bruxelles
cime di rapa
cipollotti
coste 
crauti 
crescione
erbette 
finocchi
indivia
lattuga
luppolo
ortica 
piselli 
porri
rabarbaro
radicchio rosso
rape
ravanelli
rucola
spinaci




martedì 29 marzo 2016

Il Marocco e l'argan



Credo che tutti, o quasi, conoscano l'olio d'argan, profumerie ed erboristerie ce lo propongono in mille forme e in mille confezioni : olii, creme per le varie parti del corpo, saponette, shampoo, ...
In un recente viaggio in Marocco ho scoperto che l'olio estratto dal frutto dell'argan (Argania spinosa) viene usato non solo per uso cosmetico ma anche ad uso alimentare. Nella parte interna del frutto si trova un seme simile ad una mandorla che, per l'uso alimentare, viene tostato e poi spremuto fino ad ottenere un olio aromatico e profumato usato per condire le insalate. L'ho assaggiato sul pane, una vera prelibatezza! 
L'albero è simile ad un olivo, viene anche chiamato albero delle capre perchè le capre vi si arrampicano per mangiarne i frutti. E' uno spettacolo veramente insolito!

Albero di argan con capre

Frutti della pianta di argan

Produzione tradizionale dell'olio d'argan

Come ci insegna Wikipedia "La foresta di argan, che un tempo copriva vaste superfici dell'Africa del nord, oggi si estende per circa 800.000 ettari nel sud del Marocco, specificatamente nella pianura del Souss, tra le città di Essaouira, Agadir e Taroundant. Nel 1998 l'UNESCO ha dichiarato l'area delle foreste di  argania Riserva della biosfera. Qui lavorano cooperative di donne dedite alla raccolta dei frutti assicurando la protezione e la riforestazione di tali piante."

Con l'olio d'argan ad uso alimentare si può cucinare l'Amoulo Beldi, una crema afrodisiaca di miele e mandorle. Ecco la ricetta:

  • 250 g di mandorla
  • 100 g di miele
  • 500 ml di olio di argan
Dorare le mandorle e poi frullarle fino ad ottenere una pasta. Aggiungere il miele e mescolare accuratamente
Successivamente aggiungere l'olio di argan poco alla volta. Servire insieme al pane.

Attenzione ad usare olio di argan puro per uso alimentare  proveniente dal Marocco.



Lascio alcuni link per approfondire l'argomento




lunedì 14 marzo 2016

Spazziamo via la polvere e le nubi dell'anima

https://books.google.it/books/about/Manuale_di_pulizie_di_un_monaco_buddhist.html?id=uXVOAgAAQBAJ&source=kp_cover&redir_esc=y&hl=it





"Che ne dite di fare le pulizie di casa dando un'occhiata alle regole dei monaci? Sarà divertente e per nulla difficile! Se avete deciso di riordinare la vostra anima, i lavori domestici di tutti i giorni si trasformeranno in quattro e quattr'otto in una pratica spirituale quotidiana" 

Così scrive Keisuke Matsumoto in questo libro dove combina con grazia e levità squisitamente zen consigli pratici, riflessioni filosofiche e spirituali. Il libro descrive gli strumenti necessari per i lavori di casa e illustra come fare il bucato, stirare, lavare i piatti, fare le riparazioni nonchè curare l'igiene personale. Il tutto ispirato ai principi di semplicità ed economia di mezzi della filosofia buddhista perchè Matsumoto ci insegna che una vita complicata inquina lo spirito mentre vivere in maniera ordinata e serena porta lo spirito a un livello di purezza senza paragoni. 
Questo libro parla di lentezza, di raggiungere la serenità nell'espletamento di umili mansioni, di ritrovare se stessi nelle piccole azioni quotidiane tenendo d'occhio il riciclo degli oggetti e il non spreco. Proprio un altro mondo rispetto a quello in cui viviamo e a cui ci spingono i media! 
E' un vero gioiello, con uno stile essenziale ma incisivo Matsumoto ci invita a spazzare via la polvere e, contemporaneamente, le nubi dall'anima. 

L'autore è interessante : laureato in filosofia e specializzato in economia è bonzo del tempio Komyoji di Tokyo. Ha introdotto la mentalità imprenditoriale nell'universo buddhista , sostenendo che la gestione di un tempio è analoga a quella di un'impresa, con la sola differenza che l'obbiettivo non è il guadagno ma la felicità dei seguaci. Parole rivoluzionarie in una società che ci vincola al profitto e dove tutto è monetizzato e la felicità è intesa come il possesso di abbondanti beni materiali.
E' un libro sicuramente da leggere con mente aperta a un modello lontano anni luce da quello che ci hanno abituato a credere l'unico e il migliore, il modello dell'economia occidentale.







sabato 12 marzo 2016

Cultura e cucina vegan

La riflessione sul cibo e l'alimentazione con cui ho aperto il blog è iniziata proprio con questo incontro sulla cultura e sulla cucina vegan. 
Sono una vegetariana con una forte deriva vegana, mangio occasionalmente del formaggio e, in situazioni estreme, del pesce. Per esempio se sono in viaggio e mi è difficile reperire i legumi come fonte proteica. 
La mia scelta (quasi) vegan è nata essenzialmente per motivi etici : non mi piace pensare di uccidere degli animali per nutrirmi nè sfruttarli usando i loro derivati (latte, uova,...). Tanto più dopo aver visto come questi animali vengono trattati negli allevamenti intensivi. 
Partendo da questo e informandomi ho scoperto anche altre condiderazioni a favore della scelta vegana:

motivi ambientali : si disboscano enormi appezzamenti di terreno, distruggendo così l’ambiente di numerose specie animali, tutto per coltivare soia e cereali  da usare come mangimi per gli allevamenti intensivi d’Europa e Stati Uniti. La produzione di carne prevede, inoltre,  l’uso di una grande quantità d’acqua risorsa ormai preziosa;

motivi di salute perché è provato che un consumo eccessivo di carne provoca danni alla salute (ipertensione, aumento del colesterolo, malattie cardiovascolari ). Inoltre gli animali allevati negli allevamenti intensivi vengono trattati con ormoni della crescita (per farli crescere più velocemente) e con antibiotici (per non farli ammalare dato che vivono in ambienti innaturali). Queste sostanze le ritroviamo nella carne che mangiamo e nel latte che beviamo.

Prendendo coscienza del problema mi è risultato chiaro che la scelta vegan è ecosostenibile. Non ci sono abbastanza risorse sulla Terra per nutrire tutti con una dieta basata sul consumo di carne e cibi di origine animale, almeno non con le quantità che consumiamo nei paesi occidentali : con l’attuale alimentazione stiamo distruggendo il pianeta.

La scelta vegan mi ha costretto a cambiare il modo di cucinare e mi ha posto la sfida di preparare piatti saporiti abbandonando gli ingredienti che usavo da una vita (carne, pesce, burro, uova, formaggi) senza che il gusto ne risentisse. Le sfide mi piacciono e mi ci sono buttata a corpo morto imparando a sostituire le sempre presenti uova oppure il latte e i latticini con risultati veramente più che soddisfacenti.

Di questo e di altro si è parlato durante la serata gustando i piatti vegan che i partecipanti avevano portato. Il tutto è stato raccolto in un opuscolo che potete vedere ed eventualmente scaricare cliccando qui

Di seguito un assaggio dei piatti gustati 


Insalata di Felice

Crostata ai frutti di bosco

Batufoli con ragù di seitan e funghi

Cous cous con ceci e verdure

Ricotta di lupini con carote

Facilissima focaccia al rosmarino













Dato che apprezzo molto l'autoironia finisco con questo spassoso video rigorosamente vegan